parla di un libro...
VOGLIO
PARLARVI DI UN LIBRO

copertinaGiovanni Stella, Gelsomino d’Arabia, Libreria Editrice Urso, Avola

“Mi fanno pensare sia al Cantico dei Cantici" scrive Giorgio Bárberi Squarotti di queste poesie di Giovanni Stella "per la splendida esaltazione dell’amore, dei sensi e dell’anima, sia la poesia araba e persiana dei secoli antichi, luminosamente erotici”.
Tali parole dell’illustre critico sintetizzano pienamente l’essenza di questo lungo canto d’amore, uno splendido sogno che l’amico Giovanni Stella regala al piacere dei lettori. Dirne qualcosa, dopo tale autorevole giudizio, da parte mia, potrebbe apparire un po’ una presunzione, ma le mie brevi considerazioni non vogliono essere altro che l’espressione delle emozioni che da lettore ho avvertito nel leggere questo fantasioso inno d’amore dedicato non a una donna, ma alla donna, alla donna essenza della vita, o della primavera, come lui la definisce: Odalisca, fiore tra i fiori, cupido nascosto / che colpisci a morte, della primavera / sei l’ essenza pura.
È l’amore di ogni uomo, quello che canta Stella nei suoi versi, o, più esattamente, l’amore di ogni essere umano, quell’amore che riporta alla completezza dell’unicità le due parti che si ritrovano e ricostituiscono l’essere che Giove aveva separato, perché … l’essere umano da solo / è la metà del suo intero, / come avvertì Platone nel Simposio.
L’amore è veramente completo quando coinvolge interamente come un solo essere i due amanti che vivono interamente l’uno per l’altro, e la lontananza è sofferenza e spasmodico desiderio di un nuovo incontro, di amarsi ancora.
È l’eterno binomio dell’amore: presenza "gioia" euforia: assenza "dolore" abbattimento, dove incerti sono i confini fra l’uno e l’altro dei due termini.
Ma l’amore è anche carnalità, sensualità, elementi che ne costituiscono la sostanza prima, esaltati sin dall’origine dei tempi, dal giuoco di offrirsi e ritrarsi, di mostrarsi e nascondersi, di inseguire e lasciarsi inseguire, se è vero che Salomè nel giuoco di mostrare e celare le sue forme mentre danza fa impazzire di desiderio Erode. Ed è comprensibile che accada a ogni uomo di sentirsi totalmente irretito dalle arti seduttive della donna che sa giocare sulle trasparenze e la nudità, su quel mostrare e nascondere, su cui, a volerci pensare, ha molto aggio la moda femminile. E così accade al Nostro: Così mi piaci, Odalisca dai tanti veli / multicolori.
E prevedere la naturale decadenza, la sfioritura di quel corpo così desiderato e amato addolora l’amante già ora mentre ancora ne gode con tutti i suoi sensi la bellezza e la freschezza delle carni. E lo rode il desiderio assurdo, impossibile di conservare per sempre quella sua bellezza e quella sua giovinezza. E, come sogno, il poeta lo risolve: novello Ulisse scalerà monti, attraverserà luoghi impervi, navigherà per mari in tempesta alla ricerca dell’elisir di lunga giovinezza / perché possa conservarti, / oggi e sempre, / così come sei, / dolce indescrivibile splendore.
Sarebbe però, a mio giudizio, errato limitare all’amore fisico, passionale la cifra di questo componimento poetico, perché, come il poeta stesso ci chiarisce, “Odalisca” è la donna idealizzata, irreale che sta tra l’onirico e l’immaginario, eterea, incorporea: come la nuvola evanescente che ti ha / generato… Non è più soltanto l’incarnazione della seduzione e della passionalità, il corpo che profuma d’Arabia, ma è, anche, più che la donna, la personificazione del desiderio. Se fosse reale, potrebbe, come dice il poeta, cambiare la vita dell’innamorato: Come l’Araba fenice / sono ritornato a nuova vita.
Quella vita che è veramente tale soltanto accanto a lei … gioia nella gioia, / che merita di essere vissuta / interiormente intensamente / è questa, soltanto questa. / Non altra.
“Tutto il resto è noia”, ci verrebbe da aggiungere, ricordando Leopardi.



fotoBenito Marziano

foto
DONNALUCATA (RG)
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE MILIZIE
DOMENICA 24 maggio 2015
CONCLUSIONE DELLA TERZA EDIZIONE DEL CAMMINO
"Da Avola a Donnalucata a piedi o in bicicletta"

Siamo arrivati al Santuario di Donnalucata, dopo tre giorni di cammino, provenienti da diverse città siciliane e da altre regioni italiane, tutti diversamente abili e in qualche modo col piacere di essere diversamente pensanti ma attenti ai valori della spiritualità, anche in senso più ampio di quanto certi ambienti di vedute ristrette possono capire e accettare.
La "Guerra coi turchi" che ci tocca condurre tra il sacro e il profano, e curiosamente in uno scambio delle parti con chi dovrebbe meglio e direttamente occuparsi di questo bene, ci ha portato ad attenzionarci a questo luogo che già quattrocento anni dell'altra apparizione, quella volta in Spagna, di San Giacomo, testimoniò il valore del credo in un qualcosa, che impegna e porta alla vittoria nella vita…
In Spagna milioni di cittadini vanno e vengono da Compostela, mentre qui, in questo Santuario siciliano, il lucchetto impedisce ogni accesso e la rete metallica messa con ogni dovizia e senza impatto ambientale, impediranno l'accesso ad animali (uomini, donne, colombi, ecc.). Nessuno potrà più fotografare escrementi di piccioni sull’accesso al Santuario, segno dell’abbandono di ogni funzione religiosa, e sembrerà ai più che così va bene… Eppure ci vuole qualcuno che gliela canti, che questa storia non va bene!
Abbiamo segnalato questa problematica al Comune e soprattutto al Vescovo della Diocesi di appartenenza, quella di Noto…
Ma pare che questo canto non interessi a nessuno, neanche al Vescovo!
La prossima edizione di questo cammino, la quarta, come sempre sarà nella penultima settimana di maggio del 2016. Nonostante tutto!

 

pergamena


LA “MILICIANA”, è il “Testimonium” che certifica l'avvenuto pellegrinaggio a piedi o un bicicletta da Avola sino al Santuario della Madonna delle Milizie, e viene rilasciato dal Forum dei pellegrini. Nella foto l’esemplare consegnato al pellegrino Carlo Brandani di Treviso.
A differenza di tutte le altre pergamene rilasciate a conclusione dei cammini, questa attesta con diverse firme che chi l’ha avuta ha fatto il cammino, proprio per la dichiarazione dei testimoni di quel cammino, che in forma indimenticabile hanno costituito la “famiglia” che ha accompagnato i passi del pellegrino.
Non è un atto formale, o solamente una conquista di fine cammino, ma un documento da conservare con cura ed amore.
Nella tradizione storica la pergamena che si otteneva a fine cammino era importantissima perché il pellegrino, tornato a casa dal Cammino, poteva dimostrare alle autorità ecclesiali, che avevano rilasciato la credenziale, che il pellegrinaggio era compiuto e il voto sciolto.
PERCHÉ “Miliciana”?
Per esempio, il 10 marzo 1736 a Roma viene ufficializzato il Decreto della Sacra Congregazione dei Riti per la recita dell’Ufficio e della Messa... in memoria della SS.ma Vergine che in quella circostanza viene denominata DELLA MILIZIA O DELLE MILIZIE, VOLGARMENTE DELLI MILICI. Il nome “Milici” è certamente una modifica volgare (“volgarmente delli Milici”), del genitivo plurale latino “Militum”- It. “Militi”.
Abbiamo ricavato queste e altre informazioni nella ricerca che ha condotto il prof. MELCHIORRE TRIGILIA in “LA MADONNA DELLE MILIZIE O MILICI DI SCICLI”, che sta per essere pubblicata dalla Libreria Editrice Urso.

 

IN QUESTO CONCORSO IN PREMIO UNA PUBBLICAZIONE – NON UN’ANTOLOGIA – A TUTTI I POETI SELEZIONATI DALLA GIURIA (FINO AD UN MASSIMO DI CENTO POETI)
e CENTO COPIE IN OMAGGIO DI UN PROPRIO LIBRO DI POESIE AL PRIMO CLASSIFICATO

Qui sono esclusi premi molto usuali come coppe, targhe, medaglie, pergamene e così via.
Qui si privilegia il libro, quell’oggetto tanto amato in via di estinzione!
Visto che i poeti “normalmente” preferiscono partecipare a concorsi dove si fanno tante sceneggiate, qui "rischi" davvero, se partecipi, di vincere una tua pubblicazione!
Hai ancora poco più di un mese e mezzo per inviare i tuoi dati e tre tue poesie a info@libreriaeditriceurso.com.

concorsoConcorso Letterario Internazionale in lingua italiana

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
QUINTA EDIZIONE
in memoria del poeta-psichiatra dott. Franco Caruso

Come ormai consuetudine, dopo i concorsi precedenti (Inchiostro e Anima nel 2010/2011 dedicato ad Antonio Caldarella, e le quattro precedenti edizioni di “Libri di-versi in diversi libri” (dedicate rispettivamente a Carmela Monteleone, a Corrado Tiralongo, a Lucia Sortino, a Nuccio Caruso), anche questa edizione, che è la quinta, che si svolge da marzo 2015 a marzo 2016, viene dedicata ad un poeta amico della Libreria Editrice Urso, in questo caso scomparso in modo misterioso oltre diciannove anni fa, il poeta-psichiatra Franco Caruso.
Nel Regolamento viene confermato che le poesie restano di proprietà degli autori, e che loro potranno fare l'uso che vorranno, anche un riuso con altri editori, o in altri concorsi. La mancanza di questo chiarimento sembrava essere un problema per poeti con poche poesie ...o che erano, quasi, senza poesie...
Viene riconfermato l'omaggio di cento copie di un suo libro di poesie al primo classificato, con la conferma degli importi dei libri dati in premio al secondo classificato (Euro 300,00) e al terzo (Euro 200,00).
Inoltre, l'editore Francesco Urso promotore e organizzatore del Concorso, s’impegna a pubblicare a ogni autore selezionato dalla Giuria, fino ad un massimo di cento autori, un libro di versi e realizzerà tanti libri diversi sia per grafica di copertina sia per le poesie in essi contenute. Pertanto, a tutti gli autori selezionati, dal primo classificato fino all’ultimo selezionato, verrà pubblicato e consegnato il 20 marzo 2016 un libro con esclusivamente le loro poesie selezionate dall’editore fra le 45 inviate.
I volumi, provvisti di codice a barre ISBN e di codice Qr-code, saranno inseriti nella collana “Araba Fenice”, nel formato cm 16 x 22 circa, di 56 pagine ognuno, carta “Fedrigoni Arcoprint, con copertina a colori su grafica a cura esclusiva dell’editore, e con risvolti (in uno dei due risvolti sarà collocata la foto dell’autore e la sua biografia, e nell’altro la sintesi critica della propria opera poetica).
Inoltre, ciascun autore selezionato avrà una pagina a lui dedicata gratuitamente all’interno del sito internet della Libreria Editrice (http://www.libreriaeditriceurso.com).
Viene anche confermata la destinazione in beneficenza rivolta alla sistemazione di targhe in prossimità delle abitazioni non solo di poeti scomparsi, ma anche viventi, per valorizzare e confermare la validità della loro opera mentre sono in vita (e con loro presenti, e senza aspettare che muoiano, per valorizzare la loro opera!).
Anche in questa occasione, il primo classificato diventerà automaticamente membro di diritto della Giuria del Concorso nelle successive edizioni.

Leggi il Regolamento

QUASI UN ANNO DI EVENTI NEL TERRITORIO
PROMOSSI E ORGANIZZATI DA FRANCESCO URSO
SENZA FINANZIAMENTI PUBBLICI

Una programmazione lunga quasi un anno...
Lo spirito che ci spinge a volere tante persone per bene accanto
è collegato al desiderio di opporsi alle costanti negative che vediamo nelle nostre Comunità,
e la necessità sempre più impellente di testimoniare modelli culturali con senso,
e alternativi a quelli senza senso
che vediamo realizzare con un alto costo per gli Enti pubblici.
C'è bisogno ancora di più oggi di spiriti liberi.
In una sorta di lotta contro quello stato di cose e, soprattutto,
contro quel "potere", che nulla, o poco, fa per cambiarle,
e che, anzi, il più delle volte si dimostra ovunque sempre prepotente e discriminatorio.
A favore di quei poeti, scrittori, artisti, intellettuali
che vivono ed elaborano una loro opera creativa emarginati da tutti e da tutto!
Costoro intrecciano le loro storie e i loro sogni con le case,
le strade, i monumenti e le opere d'arte che fanno da coreografia
a quanti lì vivono con o senza questa consapevolezza.
Quasi sempre queste preziose risorse umane non vengono considerate come meriterebbero
in tutte le comunità di questo pianeta chiamato Terra...
Così accade generalmente in ogni nostra diversa città...
Quel che tutti possiamo fare, è esaltare quanto nei fatti comunque esiste nonostante tutto
– pur attraverso mille difficoltà – e che in ogni caso non può essere disconosciuto.
Questo possiamo realizzarlo solo col tuo aiuto
e senza la speranza di un sostegno del potere pubblico!
Quindi cerca di non mancare, se puoi!
E, nota bene! Non ci interessa candidarci, e non ti chiederemo il voto!
Stiamo facendo "poesia", lla cosa più inutile del mondo, ma mai dannosa ad alcuno!

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